giovedì 28 agosto 2008
Eritrea - Etiopia: ritirata la missione Onu - 31/07/2008
Aveva il compito di monitorare la frontiera ed eventuali sconfinamenti tra i due paesi, ma ad otto anni dagli accordi di pace le tensioni tra i due paesi sono rimaste. Tanto che “il mandato era impossibile da eseguire”, secondo l’Onu. Ora tra Etiopia ed Eritrea torna il pericolo di un nuovo scontro.
Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha deciso di non prorogare la missione di peacekeeping alla frontiera tra Etiopia e Eritrea (Minuee); la risoluzione 1827, presentata dal Belgio e approvata all’unanimità dai 15 membri dell’organismo sospende il mandato di circa 1700 caschi blu dispiegati al confine tra i due paesi, che avevano il compito di monitorare il cessate-il-fuoco e la situazione nella zona cuscinetto, ampia 24 chilometri quadrati.
La missione, il cui mandato sarebbe comunque scaduto il 31 luglio, è nata con la firma degli accordi di Algeri, nel 2000, che hanno messo fine alla sanguinosa guerra tra Addis Abeba e Asmara per dispute territoriali. Le tensioni tra i due paesi, che nel 2000, si impegnarono a rispettare i confini stabiliti da una commissione indipendente, non si sono mai estinte: l’Etiopia di fatto non ha mai accettato i nuovi confini, ed ha rifiutato le conclusioni di uno studio indipendente del 2002 che assegnava la cittadina di confine di Badme all'Eritrea; da parte sua l’Eritrea è stata accusata più volte di aver ostruito il lavoro della missione Onu.
Lo scorso febbraio, il governo di Asmara aveva deciso di tagliare i rifornimenti di carburante alla missione, accusando i caschi blu di non far rispettare il confine internazionale all'Etiopia. Il taglio del carburante aveva obbligato i soldati a levare le tende. Il Consiglio di sicurezza non e' stato in grado di trovare altre fonti di approvvigionamento e a fine giugno ha iniziato a discutere lo scioglimento della missione, proponendo di sostituirla con un ''avamposto di osservatori in territorio etiope''. Secondo il rappresentante di Bruxelles, Jan Grauls, “il mandato della missione era divenuto impossibile da eseguire”. La preoccupazione per le tensioni nell’area restano: nei mesi scorsi più volte è stato lanciato l’allarme per il pericolo dello scoppiare imminente di una nuova guerra. Nella risoluzione che pone termine alla missione in Etiopia ed Eritrea, il Consiglio chiede ai due paesi di astenersi dall'uso della forza e di ''rispettare pienamente gli accordi di Algeri”.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon, che prima della votazione aveva scritto al consiglio segnalando “il rischio di un'escalation della tensione nell'area di confine ed una ripresa delle ostilità” in caso di ritiro della Minuee, si è detto costernato per la risoluzione, ed ha lanciato un appello ai due paesi per la normalizzazione delle relazioni, proponendosi come mediatore.
Fonte: www.nigrizia.it
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