venerdì 30 novembre 2007

Quasi per caso...Badme


"Il 30 novembre la Commissione Internazionale incaricata di tracciare il confine tra Etiopia ed Eritrea chiude i battenti, lasciando i due Paesi a sbrigarsela da soli su una questione in cui, negli ultimi cinque anni, non si sono visti progressi. Ma invece che cercare una soluzione diplomatica i due governi hanno optato per la linea dura, aumentando il budget per la difesa in vista di una ancora improbabile, ma un po' più possibile, ripresa del conflitto che ha provocato 70.000 morti in due anni, avvelenando i rapporti tra Addis Abeba e Asmara...Isolata a livello internazionale, accusata di sostenere le ribellioni in Etiopia e in Somalia e in predicato di finire nella lista degli “stati canaglia”, l'Eritrea ha poche frecce al proprio arco. “Asmara punta tutto sul fatto che, alla scadenza del 30 novembre, l'Onu costringa l'Etiopia a demarcare il confine, cosa che non avverrà mai”, rivela a PeaceReporter Terrence Lyons, docente alla George Mason University di Arlington (Usa) ed esperto del Corno d'Africa. Troppo importante, soprattutto per gli Stati Uniti, l'alleanza etiope nell'ottica della guerra al terrorismo in Somalia. E così, l'Eritrea potrebbe decidere di riprendere le armi come ultima, disperata misura per far valere le proprie ragioni. Nel qual caso il premier etiope, Meles Zenawi, ha avvertito oggi che le sue truppe sarebbero pronte a spingersi fino ad Asmara. Secondo quanto denunciato recentemente dal Segretario Generale dell'Onu, Ban Ki-moon, i due eserciti avrebbero ammassato almeno 100.000 uomini ciascuno alla frontiera, con gli eritrei che sarebbero penetrati illegalmente nella zona cuscinetto che segue i 1000 km di confine...Il disinteresse delle Nazioni Unite ha alimentato la diffidenza dell'Eritrea, la cui rigida posizione anche solo sulla possibilità di colloqui “tecnici” con Addis Abeba ha fornito all'Etiopia il pretesto per continuare a violare il diritto internazionale. “Se la posizione dell'Eritrea è legalmente ineccepibile, non è saggia dal punto di vista diplomatico” continua Lyons. “I due Paesi devono tornare a parlarsi, per risolvere la questione di Badme ma anche i problemi più generali di sicurezza nel Corno d'Africa. Ma ad Asmara sono interessati solo al primo punto". Source "Rumor di sciabole nel Corno d'Africa", Matteo Fagotto, www.peacereporter.net

More info:
State of Eritrea, Ministry of Information website: http://www.shabait.com/staging/publish/article_007531.html
State of Ethiopia, Ministry of Foreign Affairs website: http://www.mfa.gov.et/

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